Blocchi e sospensioni sui social: cosa dice il diritto?
“Gent.ma Avvocata Alberta,
ti scrivo perché la piattaforma social mia preferita ha bloccato il mio profilo dopo alcune segnalazioni. Ti preciso che ho un profilo di famiglia dove condivido le immagini più belle dei miei figli. Il social, diversi mesi fa, ha iniziato a segnalare i miei contenuti. Per esempio, quest’estate una foto dei miei bambini in costume è stata oscurata, così come dei video dove corrono per la casa in pannolino ed uno in cui io allatto, tanto da arrivare alla sospensione immotivata di ieri. Ora sono senza profilo e nessuno mi ha dato spiegazioni. Sono molto arrabbiata. È legale tutto questo? Ti ringrazio.
Lucy”
Gentile Lucy,
i nostri Giudici si sono espressi anche di recente con diverse sentenze sul dovere dei social di valutare attentamente se determinati post o video risultino effettivamente offensivi e/o contrari agli standard della piattaforma prima di sospendere o bloccare un account. I Giudici in particolare hanno biasimato queste piattaforme per non aver compiuto un vero e motivato giudizio di bilanciamento sui contenuti ritenuti in prima battuta non conformi alle linee guida ed hanno insistito sul diritto, nuovo e molto importante, dell’utente, alla riattivazione del proprio account rimosso o sospeso senza spiegazioni. Pensa che, a sostegno di questo diritto, in alcune sentenze le piattaforme sono state condannate al pagamento di Euro 150 di indennizzo per ogni giorno di ritardo nella riattivazione dell’account immotivatamente sospeso.
Procedi subito Lucy!
Alberta Antonucci