La nuova frontiera dell’influencer marketing sono gli influencer Al ovverosia i personaggi creati dall’intelligenza artificiale dove oggettivamente distinguere tra “digitale” – ed “organico” non è poi così semplice. Il loro successo è crescente, segnano la moda, consigliano acquisti, sono professionali nei messaggi pubblicitari e soprattutto non cadono in scandali, attacchi, litigi o polemiche che possano in qualche modo ledere l’immagine o la reputazione propria e dei brand che rappresentano. Si stima che l’industria degli influencer virtuali raggiungerà entro la fine del 2024 il valore di 3.6 miliardi di dollari, questo stando a quanto riportato dagli ultimi dati degli analisti di Grand View Research. Ma nonostante i vantaggi gli influencer dell’IA pongono anche diverse sfide e preoccupazioni etiche. L’ascesa degli influencer dell’iA solleva preoccupazioni etiche. Alcuni critici sostengono che queste creazioni virtuali potrebbero perpetuare standard di bellezza irrealistici o ingannare il pubblico, oppure veicolare prodotti vietati. La trasparenza sulla loro natura di IA è fondamentale per mantenere la fiducia.
Pacifico il fatto che gli influencer Al sono pronti a diventare una forza significativa nel panorama del marketing digitale. La loro capacità di fornire contenuti coerenti, personalizzati ed economici li rende un’opzione interessante per i marchi. Tuttavia, affrontare le sfide e le preoccupazioni etiche associate al loro utilizzo è fondamentale per una loro integrazione sostenibile nel settore. L’equilibrio tra lo sfruttamento della tecnologia Al e il mantenimento dell’autenticità e della trasparenza determinerà il successo degli influencer Al nel mondo del marketing.